Humanity Lobotomy | Save the Internet

http://www.youtube.com/watch?v=JP_3WnJ42kw
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Raid fascista a Villa Ada

http://www.youtube.com/watch?v=_NGAsfLy2iQ
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Family Day?

http://video.google.com/googleplayer.swf?docId=3237027119714361315&hl=it
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Internalizzati

http://www.youtube.com/watch?v=UbpLeWtWu-0
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Come configurare BloGTK con noblogs.org

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7) Salva e hai finito

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Santa Meteorite, tu scendi dalle stelle…

" Cara Meteorite,
gli scienziati hanno detto che distruggerai la terra entro il 2017. Io non so se è vero. So che sul nostro pianeta gli scienziati seri non sono quasi mai ascoltati, e poi si scopre che hanno ragione. Si ascoltano solo gli scienziati che dicono che questa economia e questa scienza sono le migliori possibili, e chi non è d’accordo con loro è un catastrofista e un ecoterrorista.
In effetti il 2017 è un po’ presto, io contavo che la terra finisse nel 2046, come sostengono gli scienziati del riscaldo globale. Quindi a Natale regalerò solo dolci e cotechini, che vanno bene nel breve periodo.
Ora, cara Meteoritona, vorrei farti una richiesta. Io so che lassù nell’universo avvengono grandi trasformazioni e ribaltoni, miliardi di mondi che nascono e muoiono, stelle che scompaiono come i processi a Previti e buchi neri come i bilanci Tim. Perciò forse, in quel frastuono, non vi giunge la voce di grandi protagonisti cosmici come Mastella, Casini, Calderoli o Scaramella.
Quindi, se avete deciso di farci fuori come un birillo da bowling fate pure.
Forse il nostro paese se lo merita. Se lo merita il popolo dei no fiscal che piange miseria, e poi si scopre che le vacanze natalizie alle Maldive e ai Tropici sono aumentate del trenta per cento. Se lo merita questa destra che appena ha perso il potere è impazzita di rabbia, neanche sa cos’è la dignità dell’opposizione. Se lo merita questa sinistra molliccia che prende gli schiaffi senza reagire, patteggia e costruisce della finanziarie arroganti che poi deve smontare pezzo per pezzo. Se lo meritano i cosiddetti indecisi che solo perché gli mettono una tassa in più si pentono di aver votato e dimenticano in un giorno cinque anni di governo di centro-destra corrotto, incapace e succube dei super-ricchi.
Un paese che insulta i partigiani, gli omosessuali, gli immigrati, e si inchina a qualsiasi grande ladrone. Un paese intriso di mafia non solo in una regione, ma in ogni dove, dalla grande economia al piccolo cantiere, dalle spartizioni televisive al campionato di calcio. Un paese che, proprio nel momento che l’ha mandato all’opposizione, dimostra di meritarsi Berlusconi e i suoi ispiratori. Ma anche se non ci credi, cara Meteorite, in questo paese ci sono tante persone che si prendono delle responsabilità, che aiutano gli altri , che lavorano e che pensano di essere cittadini con diritti e (orrore!) anche con doveri. Tante persone (ahimè non la maggioranza, e forse mai lo saranno) che non pensano che destra o sinistra siano la stessa cosa. E neanche che sia uguale scegliere onesto o ladro, aria o smog, guerra o diplomazia, progresso e sfruttamento.
Non chiedo una chance per loro: per scegliere quelli da salvare nascerebbero tremila commissioni e sotto-commissioni, ci sarebbero ribaltoni e alla fine arriveresti tu a risolvere la questione.
Io propongo: se noi ci organizziamo e prendiamo un milione di bambini e adolescenti , e li portiamo in Nuova Zelanda, non potresti tamponarci dall’altra parte, in modo che almeno loro sopravvivano e alla razza umanoide sia data una seconda possibilità ? Una piccola chance, dai. Magari non ce la fanno, magari diventano carogne come noi, ma almeno lasciali provare.
Le ragioni sono quattro: tre importanti e, una meno. Le tre importanti sono:
Primo, vorrei vedere quanti chili e quante querele riesce a raggiungere Beppe Grillo.
Secondo, vorrei vedere una partita dove regalano un gol finto al Bologna contro la Juventus.
Terzo, ho un'assicurazione sulla vita e il capitale mi torna indietro nel 2018.
La quarta, meno importante, è questa, credo che questo mondo sia il migliore di tutti, perché non ne ho mai visto un altro.

Ti ringrazio, cara Meteorite, e ti auguro un buon viaggio, stai attenta perché quando arriverai nell’atmosfera terrestre troverai centomila rottami di satelliti, tonnellate di spazzatura intergalattica radioattiva, cessi orbitanti, schizzi di polonio in libertà, e Montezemolo e Silvio che cercano di svignarsela col loro jet personale.
Comunque buon Natale anche a te, cara Meteorite, e se sei stanca, fermati pure a riposare".

di Stefano Benni (il lupo)

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Piazza Fontana non si dimentica

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12 dicembre 2006

Le ricorrenze che determinano le tappe della storia di un paese spesso assumono le caratteristiche di una retorica populistica fine a stessa, specialmente quando si vuole soltanto evidenziare lo scarto di una differenza, la diversità ideologica e politica tra fazioni contrapposte. Ma la strage di piazza Fontana, 37 anni dopo, col passar del tempo assume sempre più i contorni di un tragico inizio, la prima testimonianza di un itinerario che non avremmo mai voluto percorrere, trascritto negli annali con la definizione di strategia della tensione. Per chi non ha vissuto quel periodo, e per coloro che più o meno volontariamente hanno cercato di rimuoverlo, vale la pena ricordare che allora la classe dirigente italiana temeva uno spostamento a sinistra dell'asse politico nazionale, un mutamento fortemente osteggiato perché ritenuto destabilizzante rispetto ai meccanismi di potere già ben oliati dopo vent'anni di gestione democristiana, seguìta alla fine della seconda guerra mondiale. Nel perseguire questo obiettivo, ad un certo punto le vittime causate da stragi orrende sembra essere la strada intrapresa. Fu così messa in atto una strategia che verosimilmente doveva portare, nelle intenzioni degli esecutori, alla realizzazione di un modello (anti)democratico autoritario, gestito dai più alti organi dello stato per mettere fuori gioco gli avversari politici, creando un clima di paura e soggezione che giustificasse agli occhi degli elettori e dell'opinione pubblica l'incontrastata egemonia del partito a capo del governo. Parte da qui l'idea di un braccio armato, di un esecutore materiale idoneo alla messa in pratica delle meschinità omicide dei mandanti. Una bomba, scoppiata alle 16,30 nel salone centrale della Banca Nazionale dell'Agricoltura a Milano, causa sedici morti e ottantasette feriti: la nuova e misteriosa strategia, che coinvolge vittime innocenti e comuni cittadini, rompe gli indugi. Suona da subito strano che le indagini delle forze dell'ordine guardino agli ambienti della sinistra anarchica, così come risulterà sempre più emblematico lo svolgimento lento e involuto dei vari processi che partire della metà egli anni ottanta sino a noi coinvolgeranno nomi noti e meno noti della destra estrema italiana, senza mai riuscire a far piena luce sui responsabili di quel drammatico evento. Oggi, tornati alla ribalta vecchi e nuovi successori della Democrazia cristiana ufficialmente frammentata, in realtà sapientemente distribuita nelle dinamiche politiche determinate dal falso bipolarismo italico, quel 12 dicembre del 1969 molti vorrebbero farlo tornare nel dimenticatoio, magari insieme a tutte quelle torbide storie che, solo per citarne alcune, da Pinelli all'Italicus, da Moro a Ustica, arrivando sino a noi, continuano a dar testimonianza di un'inquietante anomalia, nel cuore di un paese solo formalmente cresciuto sotto la confortante immagine di una democrazia reale e compiuta. "Io so, ma non ho le prove", scrisse uno dei poeti più amati e odiati sulla prima pagina del più importante quotidiano italiano. Era il novembre del 1974. Chissà cosa ne scriverebbe oggi, uno come Pier Paolo Pasolini, di un paese ridotto ancora a fare i conti con il proprio passato, per cercare di capire di quale pasta sia realmente fatto.

Tratto da www.aprileonline.info

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Contro il Partito democratico

Democratici di SinistraUltimamente sono sempre più sconcertato Continue reading

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